Anton Čechov, La mia vita (1896)
Francesca Lazzarin
La mia vita (1896) di Anton Čechov
La mia vita è la storia di un tipo umano piuttosto ricorrente nella letteratura russa di fine Ottocento: il protagonista, Misail Poloznev, è infatti un giovane esponente delle classi benestanti che, dopo aver preso coscienza della profonda ingiustizia insita nel suo milieu sociale, procede a una peculiare ‘andata al popolo’, non raggiungendo però i risultati sperati a causa sia della sua inettitudine, sia della sua troppa coerenza sullo sfondo di un contesto arretrato in cui prevalgono avidità e cinismo.
Cita come:
Francesca Lazzarin, Anton Čechov, La mia vita (1896), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-24, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus0045
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Anton Čechov (1860-1904)
Anton Pavlovič Čechov è ad oggi il drammaturgo russo più rappresentato sui palcoscenici di tutto il mondo, ma la sua produzione letteraria in prosa non è da meno in termini di spessore e innovatività: come nel teatro, anche nello sterminato corpus dei racconti, usciti nell’arco di appena un quarto di secolo (1880-1904) a causa della prematura scomparsa dell’autore, si coglie acutamente lo spirito del tempo e si anticipano non poche tendenze del XX secolo.
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