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L'idea e gli obiettivi

L’idea di scrivere una ‘nostra’ storia della letteratura russa è nata, in piena pandemia, quasi come una sfida, in una serie di incontri a distanza, finalizzati alla scrittura di un progetto che, inizialmente battezzato ‘OpeRus’, e solo in seguito “La Letteratura russa attraverso le opere: letture critiche e approfondimenti”, è stato finanziato dal MIUR nell'ambito dei progetti di rilevante interesse nazionale (PRIN 2020).

Il progetto è stato pensato con l’ambizione di fornire una chiave di lettura innovativa della letteratura russa dalle origini (XI secolo) ai giorni nostri, nella convinzione che ciò possa innescare un ripensamento profondo sulle modalità per stimolare riflessioni e interesse per il testo letterario. Il più rilevante elemento di novità riguarda la metodologia applicata: il racconto della letteratura è condotto attraverso l’analisi delle opere (testi in prosa o in versi, racconti ma anche romanzi in più parti, singole liriche o raccolte poetiche, pièce teatrali), diversamente da quanto accade nell’approccio convenzionale, in cui dal contesto si procede verso la conoscenza (storica ed ermeneutica) di un autore e della sua produzione. Questo progetto intende invertire la tendenza e muove dalle singole opere per esplorare il contesto letterario, culturale e anche storico di ogni epoca, attraverso un itinerario oculatamente dosato e indirizzato di letture critiche di singole opere, per ognuna delle quali viene evidenziato un tratto “particolarmente rilevante”, sul piano letterario o storico-culturale (o entrambi). Considerata l’ampiezza del periodo preso in esame, come anche la ricchezza e la complessità della letteratura russa nella sua accezione più ampia (includendo opere fondamentali per la storia della cultura e del pensiero e testi folclorici), la selezione dei testi da analizzare è stata la sfida più ambiziosa ed avvincente.

Nel privilegiare l’una o l’altra opera si è tenuto conto, in primo luogo, della risonanza storico-sociale e letteraria di cui queste hanno goduto nell’epoca in cui furono scritte: opere oggi cadute nell’oblio, ma un tempo casi letterari di successo, sono state affiancate ai cosiddetti classici (‘inevitabili’, soprattutto se si pensa all’Ottocento e al Novecento). Sono state poi prese in considerazione, accanto ai classici, anche opere che ci sono apparse fungere da anelli di congiunzione tra più epoche, o che, per il loro carattere innovativo e originale, segnano una rottura con la tradizione. Ultimo (ma imprescindibile) criterio di scelta è stato il valore estetico intrinseco delle singole opere.

Il progetto non va letto come una storia della letteratura in senso tradizionale e nemmeno come una miscellanea di saggi, ma appunto come un percorso mirato di letture critiche.

Il sito web

L’obiettivo principale è rendere accessibili, attraverso il sito, i saggi sulle opere scelte, che abbiamo disposto, per quanto possibile, secondo un ordine cronologico: per le opere dalle origini all’inizio del XVIII secolo abbiamo dovuto indicare un periodo in molti casi orientativo, espresso in secoli o porzioni di secolo, per quelle scritte dal secondo quarto del Settecento ai primi due decenni del Novecento abbiamo potuto indicare la data di pubblicazione, precisando gli eventuali interventi della censura. Per i testi del Novecento (da dopo la Rivoluzione d’Ottobre alle soglie della Perestrojka), dopo molte riflessioni, si è deciso di procedere con valutazioni caso per caso, che dessero conto delle travagliatissime storie editoriali di libri scritti “per il cassetto”, censurati, diffusi clandestinamente o pubblicati all’estero. Di norma, comunque, si è privilegiata la data di stesura dell’opera e non quella della sua pubblicazione – altrimenti, Il Maestro e Margherita, scritto tra il 1928 e il 1940, avrebbe rischiato di sembrare un’opera degli anni Sessanta, se non addirittura degli anni Ottanta.

Nella scelta dei testi abbiamo cercato di mantenere un equilibrio tra le diverse epoche, che, pensate all’interno del sito come i livelli di un’iconostasi sui generis, hanno un carattere leggermente ibrido, dovuto alla necessità, imposta dal progetto, di suddividere il lavoro delle singole unità di ricerca in base alle specifiche competenze dei responsabili. Silvia Toscano è responsabile del primo livello, che copre il vasto periodo dalle origini al Cinquecento; del secondo è Maria Cristina Bragone, che tratta il Seicento e ‘condivide’ il Settecento con Laura Rossi, responsabile del terzo livello, che, a sua volta, include i primi tre decenni dell’Ottocento. L’Ottocento continua nel quarto livello, a cura di Roberta De Giorgi, mentre il Novecento fino ai giorni nostri occupa il quinto ed è affidato a Mario Caramitti.

Il sito è ancora in allestimento: al momento l'accesso alle risorse è limitato. I materiali saranno resi disponibili progressivamente, via via che verranno completati. La realizzazione di una rete di collegamenti ipertestuali, pensata per ‘approdare’ ai concetti chiave della letteratura russa, coronerà il progetto (scadenza maggio 2025). La funzione di questo ‘ipertesto’ – veri e propri anelli di congiunzione – è quella di mostrare la continuità tra opere, scrittori ed epoche che potrebbero di primo acchito sembrare agli antipodi.

I nostri saggi aspirano a diventare un punto di riferimento per studiosi, dottorandi, studenti o semplici appassionati di letteratura russa, nella speranza di offrire un adeguato metodo analitico e suscitare riflessioni e interesse per il testo letterario nella sua interezza.