Ivan Gončarov, Oblomov (1859)
Roberta De Giorgi
Oblomov (1859) di Ivan Gončarov
Oblomov è la storia di un nobile, Il’ja Il’ič Oblomov, che nella vita è rimasto schiavo di un’indolenza, quasi patologica, che lo immobilizza: né l’amore di una giovane donna, né la sollecitudine affettuosa di un amico riescono a provocare in lui quel risveglio che, agli occhi degli altri, appare come la migliore (e forse l’unica) soluzione di vita: “‘A me si addice la quiete: per quanto noiosa, sonnolenta, tuttavia mi è familiare; non so cavarmela con le tempeste’”.
Cita come:
Roberta De Giorgi, Ivan Gončarov, Oblomov (1959), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-27, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus0005
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Ivan Gončarov (1812-1891)
Ivan Aleksandrovič Gončarov nasce il 6 (18) giugno 1812 a Simbirsk (dal 1924 ribattezzata Ul’janovsk in memoria di Vladimir Il’ič Ul’janov, Lenin), una città affacciata sul Volga e sulle steppe d’Oltrevolga. La sua era una famiglia di agiati commercianti. Rimasto orfano di padre in tenera età, viene educato dalla madre e dal padrino, N.N. Tregubov, un ex ufficiale di marina che abitava nella tenuta dei Gončarov.
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