
Immagine tratta da © gazeta-licey.ru
Venedikt Erofeev (1938-1990)
Divenire il classico per eccellenza del secondo Novecento con un solo libro. Anzi, con cento paginette. Nell’assoluta strozzatura di ogni margine di creatività poetica imposta dalla società sovietica. Venedikt Erofeev non ha fatto altro che vivere coerentemente e consapevolmente tutta la propria vita di emarginato come una prova generale per quel minimo libro onnicomprensivo, nel quale l’esistenza scialba e storpia del comune cittadino sovietico ha trovato una geniale incarnazione e metamorfosi cartacea.
Cita come:
Mario Caramitti, Venedikt Erofeev (1938-1990), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-2, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus1050
Copyright 2025 Author(s)
Content License: CC BY-ND 4.0 DEED