Vsevolod Garšin, Quattro giorni (1877)
Roberta De Giorgi
Quattro giorni. Un episodio di guerra (1877) di Vsevolod Garšinv
L’intreccio di Quattro giorni è semplice: un soldato di leva, verosimilmente uno studente di medicina, un Ivanov qualunque (cognome frequentissimo nell’opera di Garšin), viene ferito ad entrambe le gambe. Impossibilitato a muoversi, giace su un campo deserto per quattro giorni, proprio accanto al cadavere in decomposizione dell’uomo, un soldato dell’esercito turco, ucciso da lui. Alla base vi è un episodio reale, effettivamente capitato a un compagno di reggimento di Garšin. In una lettera dal fronte lo scrittore riferiva a sua madre: “Il nostro battaglione è andato sul campo di battaglia a raccogliere i morti, qui ho visto uno spettacolo non particolarmente bello. I turchi sono enormi, col caldo poi diventano ancora più grossi e rigonfi. Il fetore è terribile…”.
Cita come:
Roberta De Giorgi, Vsevolod Garšin, Quattro giorni. Un episodio di guerra (1877), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-17, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus0025
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Vsevolod Michajlovič Garšin (1855-1888)
Vsevolod Michajlovič Garšin nacque il 2 (14) febbraio del 1885 nel governatorato di Ekaterinoslav (oggi Dnipro, Ucraina). La sua infanzia fu segnata dal dolore per la separazione dei genitori, in continua lotta per il suo affidamento.
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