Fëdor Dostoevskij, Il sosia (1846)
Francesca Lazzarin
Il sosia (1846) di Fëdor Dostoevskij
Sulla scia del crescente interesse dei medici di metà Ottocento per la malattia mentale, con Il sosia Dostoevskij si posiziona sull’incerto crinale tra fantastico e patologico che aveva iniziato ad essere tratteggiato in letteratura e crea un singolarissimo innesto tra il tema romantico del doppio e il naturalismo del ‘bozzetto fisiologico’ di ambientazione pietroburghese.
Cita come:
Francesca Lazzarin, Fëdor Dostoevskij, Il sosia (1846), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-27, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus0044
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