Facezie (1679)
Maria Cristina Bragone
Facezie (1679)
Al termine di un decennio che ha visto il poeta barocco Simeon Polockij (1629-1680) comporre la raccolta enciclopedica in versi Il giardino dai molti fiori (Vertograd mnogocvetnyj, 1678), l’arciprete Avvakum Petrov (1620-1682) scrivere la prima autobiografia (Vita dell’arciprete Avvakum scritta da lui stesso, Žitie protopopa Avvakuma, im samim napisannoe, 1672) e il pastore luterano Johann Gottfried Gregori (1631-1675) allestire a corte per lo zar Aleksej Michajlovič e il suo entourage il primo spettacolo teatrale (La commedia (azione) di Artaserse, Artakserksovo dejstvo, 1672), fa la sua apparizione la raccolta delle facezie, che diffonde in Russia un genere molto popolare in tutta Europa, debitore della propria fortuna, solo per citarne alcuni, agli umanisti Poggio Bracciolini (1380-1459), Baldassarre Castiglione (1478-1529), Lodovico Domenichi (1515-1564), Heinrich Bebel (1472-1518).
Cita come:
Maria Cristina Bragone, Facezie (1679), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-24, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus0065
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