Nikolaj Gogol’, Le anime morte (1842)
Rita Giuliani
Le anime morte (1842) di Nikolaj Gogol’
Se è vero, come ha scritto Virginia Woolf, che l’anima è il principale personaggio della letteratura russa, le ‘anime’ che danno il titolo all’opera sono di un genere tutto particolare. L’esile trama del ‘poema’ segue le mosse di un modesto e ambizioso funzionario di provincia, Pavel Ivanovič Čičikov, che compare all’improvviso nella città di N. e inizia a visitarne i possidenti allo scopo di acquistare a prezzi stracciati ‘anime morte’, ovvero i servi della gleba deceduti dopo l’ultimo censimento e quindi ancora soggetti a tassazione. Ciò al fine di mettere un’ipoteca su queste ‘anime’ e col ricavato acquistarne di ‘vive’, garantendosi così ricchezza e prestigio sociale. Mentre il piano procede brillantemente, sfilano davanti al lettore una teoria di possidenti terrieri e la vita di provincia coi suoi notabili, i riti quotidiani e le meschinità.
Cita come:
Rita Giuliani, Nikolaj Gogol’, Le anime morte (1842), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-18, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus0078
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Nikolaj Gogol’ (1809-1852)
Nikolaj Vasil’evič Gogol’, autore enigmatico e spiazzante che con le sue innovazioni stilistiche e le singolari incursioni nel realismo fantastico e nel grottesco avrebbe impresso un segno indelebile nella letteratura mondiale, nasceva il 19 (31) marzo 1809 (e non il 20 marzo) nel villaggio ucraino di Soročincy.
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