Aleksandr Puškin, Evgenij Onegin. Romanzo in versi (1823-31)
Laura Rossi
Evgenij Onegin. Romanzo in versi (1823-31) di Aleksandr Puškin
Si è detto che i più famosi romanzi in prosa della metà del xix secolo dedicati alla classe nobiliare abbiano ripreso una serie di elementi della trama di Evgenij Onegin, un protagonista maschile dotato e promettente, ma destinato al fallimento, una protagonista femminile poetica, seria e responsabile, la loro impossibile storia d’amore come simbolo dei rapporti tra l’‘anima russa’ e la cultura occidentale. In realtà, questa vicenda è solo una parte, tutto sommato modesta, dell’opera nel suo complesso, che ha anche un altro protagonista, l’autore, ora amico e ora ‘inventore’ dell’eroe eponimo, e un’altra storia, quella del suo scrivere il romanzo (e leggere il “romanzo della sua vita”). E, soprattutto, come dice il sottotitolo, si tratta di un ‘romanzo’ interamente scritto in versi.
Cita come:
Laura Rossi, Aleksandr Puškin, Evgenij Onegin. Romanzo in versi (1823-31), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-34, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus0014
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Aleksandr Puškin (1799-1837)
Aleksandr Puškin (26 maggio/6 giugno 1799-29 gennaio/10 febbraio 1837) è lo scrittore simbolo della letteratura russa, come Dante rappresenta quella italiana o Goethe la tedesca. Tutti i particolari della sua breve vita, troncata da un duello per difendere l’onore della moglie, costituiscono un mito non meno seducente delle sue opere.
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