Vladimir Gubin, Illarion e Nano (1976-1997)
Noemi Albanese
Illarion e Nano (1976-1997) di Vladimir Gubin
Per lo scrittore pietroburghese Vladimir Gubin la povest’ Illarion e Nano è indubbiamente il testo di tutta una vita, una sorta di opera unica cui destinare ogni energia, sulla quale lavorare senza sosta, da limare e modificare nel corso di ben vent’anni, in un lavoro di cesello che, per la poetica e l’etica sottese, è molto più di un semplice labor limae.
Illarion e Nano si definisce come l’ultimo e più alto momento di una riflessione sulla lingua e la letteratura che, per Gubin, era iniziata da giovanissimo grazie agli insegnamenti di David Dar, dal quale aveva imparato che “la vera letteratura è un dono, e mai merce di largo consumo” e che “l’artista non deve abbassarsi fino al lettore di massa, ma deve piuttosto innalzarlo al proprio livello”.
Cita come:
Noemi Albanese, Vladimir Gubin, Illarion e Nano (1976-1997), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-14, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus0020
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Vladimir Gubin (1934-2003)
Vladimir Gubin nasce il 20 maggio 1934 a Leningrado, dove vive per tutta la vita con la sola eccezione del periodo in cui svolge il servizio militare.
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