Viktor Šklovskij, Zoo o lettere non d’amore (1923)
Noemi Albanese
Zoo o lettere non d’amore (1923) di Viktor Šklovskij
“Sembra che il libro sia venuto bene, e comunque è la cosa migliore che io abbia scritto. Grazie per questo, Elsa. Scrivo senza sforzo. […] Ho subito una progressiva paralisi dell’amore, che ha distrutto la mia morale. Ma la questione non è irrimediabile. So lavorare, Elsa, so scrivere. Che bello! Grazie per il libro. Non ho bisogno di nulla. Le tue lettere sono scritte così bene, che provo per loro un senso di rivalità”, scrive Viktor Šklovskij in una lettera senza data (ma collocabile prima del 20 marzo 1923) a Elsa Triolet, nata Ėlla Kagan, sorella di Lili Brik e sua musa degli anni dell’emigrazione berlinese. Il libro di cui si parla è Zoo. Lettere non d’amore o la Terza Eloisa, testo composito, originale, definito da Jurij Tynjanov nel fondamentale articolo Il fatto letterario oggi (1923) come “al confine” della letteratura. Zoo non è un libro, ma tanti libri insieme.
Cita come:
Noemi Albanese, Viktor Šklovskij, Zoo o lettere non d’amore (1923), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-16, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus0009
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Viktor Šklovskij (1893-1984)
Viktor Šklovskij nasce il 12 (24) gennaio 1893 a Pietroburgo. Suo padre, un ebreo battezzato, era un insegnante, sua madre aveva origini tedesche. Gli anni drammatici della Rivoluzione, della guerra civile e, poi, delle repressioni staliniane colpiscono duramente la famiglia, tanto che, dei cinque fratelli, sarà solo Viktor a morire in tarda età. Nel 1913 si iscrive alla Facoltà di filologia classica dell’Università di Pietroburgo senza terminare il corso perché, come dichiarerà in una delle numerose interviste rilasciate a Serena Vitale, “non ne ho avuto il tempo, ma anche perché volevo occuparmi seriamente di letteratura”, avendo ben chiare le proprie ambizioni: “creare e guidare una nuova scuola letteraria”.
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