Saša Sokolov, Scuola per scemi (1976)
Noemi Albanese
Scuola per scemi (1976) di Saša Sokolov
Un mondo in un testo e il testo stesso, il Verbo incarnato in una lingua specifica, il russo, come mondo: basterebbe forse solo questo per descrivere e condensare l’arte e la poetica di Saša Sokolov, soprattutto nella sua variante più squisitamente modernista, quella legata a Scuola per scemi, il primo romanzo dell’autore, pubblicato in America per i tipi della casa editrice Ardis nel 1976, ma terminato già nel 1973, prima dell’emigrazione. Impossibile raccontarne la trama che, nella sua concretezza narratologica, non sembra nemmeno esistere: ciò che si sviluppa è un flusso continuo di pensieri, associazioni che permettono il libero e spontaneo fluire di un episodio nell’altro, di un’immagine, di un suono, tutto filtrato dalla percezione di Ninfea, lo Studente Tal dei tali, attraverso la cui voce narrante il lettore viene immerso nella vita del paesino di dacie nel quale la narrazione prende vita.
Cita come:
Noemi Albanese, Saša Sokolov, Scuola per scemi (1976), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-15, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus0026
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Saša Sokolov
Saša Sokolov nasce il 6 novembre 1943 a Ottawa, in Canada. Suo padre lavorava sotto copertura nell’ambasciata sovietica e faceva parte di un gruppo di spionaggio incaricato di raccogliere informazioni sulla produzione americana della bomba atomica.
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