Maksim Gor’kij, Infanzia (1913)
Francesca Lazzarin
Infanzia (1913) di Maksim Gor’kij
Infanzia, prima parte della trilogia autobiografica gorkiana, mostra la nascita del Peškov/Gor’kij scrittore e personaggio pubblico. Nel piccolo Olëša si scorgono già i germi di uno spirito energico e anarchico, che si manifesta attraverso la ribellione alle regole non scritte e incomprensibili del mondo degli adulti, imperniate sul sopruso e sulla violenza. Allo stesso tempo, Gor’kij fa sgorgare proprio dagli episodi scelti della sua infanzia traumatica i primi tasselli utili a costruire l’utopico e talvolta contraddittorio umanesimo gorkiano degli anni a venire.
Cita come:
Francesca Lazzarin, Maksim Gor’kij, Infanzia (1913), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-23, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus0022
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Maksim Gor’kij (1868-1936)
Maksim Gor’kij (pseudonimo di Aleksej Maksimovič Peškov) fu una figura di primissimo piano del campo letterario e culturale russo nel lungo periodo compreso tra gli ultimi anni dell’Impero zarista e l’avvio dei piani quinquennali staliniani. Prosatore, drammaturgo, polemista, attivista politico e personaggio pubblico, nacque a Nižnij Novgorod il 16 (28) marzo 1868.
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