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Andrej Sinjavskij, Racconti fantastici (1961, 1967)

Noemi Albanese

Noemi Albanese

Racconti fantastici (1961, 1967) di Andrej Sinjavskij

Vivere la dissidenza come atto di resistenza estetica ha uno dei propri cardini nel recupero della tradizione primonovecentesca (modernista e delle avanguardie), recupero che definisce il superamento del canone del realismo socialista e può realizzarsi in modalità tra le più diverse, dalla prosa metrizzata che fa propria e supera la lezione di Belyj, alla predilezione per i priëmy studiati o introdotti dai formalisti (straniamento e montaggio su tutti), alla metaforizzazione estrema, alla confusione dei punti di vista. I Racconti fantastici, pubblicati a firma di Abram Terc per la prima volta in tamizdat, a Parigi, nel 1961, si inseriscono precisamente in questa corrente, anche grazie al pamphlet Che cos’è il realismo socialista, pubblicato dall’autore qualche anno prima e che funge da premessa teorica e di metodo.

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Cita come:
Noemi Albanese, Andrej Sinjavskij, Racconti fantastici (1961, 1967), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-21, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus0030
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Content License: CC BY-ND 4.0 DEED 

Andrej Sinjavskij (1925-1997)

Andrej Sinjavskij nasce a Mosca l’8 ottobre del 1925. Suo padre aveva interessi letterari ed era stato, in gioventù, membro del Partito socialista rivoluzionario di sinistra, circostanza che, anche negli anni della maturità, sarà per lui e i suoi cari fonte di problemi con le autorità.
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Andrej Sinjavskij (Abram Terc), Racconti fantastici, 1961, 1967 - OpeRus La letteratura russa attraverso le opere