Aleksandr Blok, I dodici (1918)
Cesare G. De Michelis
I dodici (1918) di Aleksandr Blok
I dodici (Dvenadcat’, 1918) godono fama d’essere il primo riflesso significativo della Rivoluzione d’Ottobre nella letteratura russa: Aleksandr Blok ne iniziò la composizione l’8 gennaio 1918, e già il giorno dopo Aleksej Remizov annotava: “Ho parlato a lungo con Blok per telefono: in tutta questa bufera egli avverte la ‘musica’, tenta di descriverla e ha già scritto qualcosa”. Il poemetto venne compiuto il 29 di quel mese e, quando l’ebbe terminato, Blok annotò nel Diario: “Oggi sono un genio”.
Cita come:
Cesare G. De Michelis, Aleksandr Blok, I dodici (1918), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-33, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus0046
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Aleksandr Blok (1880-1921)
Discendente da una famiglia luterana tedesca stabilitasi in Russia nel xviii secolo, Aleksandr Aleksandrovič Blok nacque a Pietroburgo il 16 (28) novembre 1880. Suo padre, Aleksandr L’vovič, professore di Diritto pubblico all’Università di Varsavia, si separò dalla madre del poeta, Aleksandra Beketova, figlia di un professore di Botanica già rettore dell’Università di Pietroburgo (Andrej Beketov).
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