Gavrila Deržavin, Dio (1784)
Iris Karafillidis
Dio (1784) di Gavrila Deržavin
Nell’ode Dio il poeta costruisce un impianto descrittivo in cui tutti gli elementi sono rivolti alla rappresentazione del movimento che conduce l’anima e l’intelletto verso il divino, in un atto di tensione che mostra la specifica volontà dell’io di definire Dio e di autodefinirsi in relazione a lui.
Cita come:
Iris Karafillidis, Gavrila Deržavin, Dio (1784), in OpeRus: la letteratura russa attraverso le opere. Dalle origini ai nostri giorni, a cura di M.C. Bragone, M. Caramitti, R. De Giorgi, L. Rossi, S. Toscano, Wojtek Edizioni, Pomigliano d'Arco (NA) 2023-, pp. 1-23, operus.uniud.it.
ISBN 9788831476386, DOI 10.61004/OpeRus0012
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Gavrila Deržavin (1743-1816)
Discendente da una nobile, ma povera, famiglia di antiche origini tatare, Gavrila Romanovič Deržavin nacque il 3 (14) luglio 1743 nel governatorato di Kazan’. Alla morte del padre, nel 1754, la madre si ritrovò in rovina e le sue battaglie legali costituiranno i ricordi d’infanzia più vividi del poeta.
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